
Le sue origini
La nascita di questa tecnica è avvenuta grazie all’intuizione di Elisabeth Dicke, una fisioterapista tedesca, che nel 1929 riuscì ad evitare una probabile amputazione massaggiando di fianco alla zona problematica, riscontrando una buona circolazione ed evitando la necrosi del tessuto.
Dal 1935 al 1948 la direttrice della scuola di ginnastica medica di Frieburg, dott. Teirich-Leube e la professoressa Veil, confermarono il metodo attraverso controlli e con i risultati ottenuti riuscirono a creare dei protocolli riabilitativi.
Indicazioni terapeutiche
Viene utilizzato per affrontare sia problemi a livello muscolo-scheletrico che viscerali senza essere invasivi, in particolare:
- Disfunzioni organiche
- Disturbi circolatori
- Stati residui post-traumatici
- Sostegno delle funzioni fisiologiche
- Trattamento del dolore.